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giovedì 20 febbraio 2020

Il digiuno ortodosso: la cosa più importante è il pentimento davanti a Dio.

“Dovremmo digiunare con attenzione, coscientemente e con calma, senza irritazione e con amore per il prossimo”.

Istruzioni per costruire la tua vita spirituale durante il digiuno quaresimale.

Il digiuno, la preghiera e la gioia tutti insieme sono sia i mezzi che i
frutti dei nostri sforzi spirituali; potremmo anche dire che sono il frutto dello Spirito Santo, che acquisiamo nel campo del digiuno. Come dicono i santi padri, la preghiera e il digiuno sono due ali su cui l'anima vola verso Dio, verso le altezze del cielo. Perciò la preghiera è molto essenziale durante il digiuno, e dobbiamo ricorrere ad essa, perché altrimenti il digiuno e l'ascetismo diventano nient'altro che una dieta e non un mezzo per la crescita spirituale; e insieme alla preghiera del digiuno è un mezzo efficace per la stabilità emotiva e la crescita spirituale.

Il digiuno è un tempo dato per vedere la tua debolezza e incapacità, anche con tutti i tuoi sforzi zelanti, di soddisfare ciò che il Signore ci chiede: almeno per la breve durata del digiuno di essere misericordioso con le persone, ama Dio, ama il tuo vicini, astenersi dal male che possiamo fare e cercare di fare del bene che dobbiamo fare, ma è difficile per noi farlo.

Durante il digiuno dovremmo avere con noi anche il sentimento di pentimento su ciò che ci siamo lasciati sfuggire, la sensazione di rimpianto per tutte le occasioni mancate che ci vengono date. Per lo più ci lasciamo scivolare nella vita l'opportunità di un incontro con Dio. Non siamo in grado di rifiutare ciò che amiamo, e questo taglia fuori da noi le persone che Dio ci invia lungo la nostra strada - persone che non sono sempre così convenienti come vorremmo che fossero, che ci portano cure, problemi, spiacevolezze, ma che dobbiamo servire, e attraverso di loro vediamo il Signore, che è venuto anche per servire gli altri.

Non è necessario cercare di fare rigorosamente tutto, cercando solo di osservare rigorosamente la lettera del digiuno. Dobbiamo ricordare che il principale contenuto spirituale del digiuno è il pentimento, ciò che la persona porta a Dio nei suoi pensieri, nella sua mente. Questo è importante… Non è necessario digiunare rigorosamente, astenersi da tutto il cibo e le bevande. Se c'è una situazione in cui una persona vuole pentirsi molto profondamente davanti a Dio e questo è semplicemente il lamento della sua anima, è sufficiente per lui digiunare con riverenza, con discernimento e consiglio, al meglio delle sue capacità.

Ripeto: la cosa più importante della Grande Quaresima è il pentimento davanti a Dio. In cosa consiste il pentimento? Un cambiamento nella persona, un cambiamento nella sua vita… Ma quando qualcuno si aspetta che diventerà "santo" digiunando, dimenticando il pentimento, non ne uscirà nulla di buono.

* padri Luke Aule e Zosima Melnik (ieromonaci ortodossi-russi)

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